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A San Piero Patti nella chiesa della patrona tutti col naso all’insù

04 Giugno 2024

2 minuti

 

In piazza Gorgone, nel borgo di San Piero Patti ricco di tesori nascosti, c’è una bella chiesa di piccole dimensioni che porta il nome di Santa Maria Assunta, patrona del paesino. Vi si accede da un’imponente scalinata in pietra e custodisce le statue di San Pietro, del copatrono San Biagio, e di Maria SS. Assunta, oltre ad altari in marmo policromo, un antico organo, una cripta con gocciolatoio e un settecentesco crocifisso ligneo, che viene portato in processione il Venerdì Santo.

Alzando lo sguardo si resta rapiti da uno straordinario soffitto ligneo realizzato da artigiani e artisti locali in legno di cipresso che presenta una struttura a cassettoni disposti a forma di tronco di piramide dal perimetro ottagonale con un fiore stilizzato. Al centro del soffitto che corre nella navata centrale e in quelle laterali è possibile ammirare, all’interno di una ricca cornice lignea, una statua della Madonna Assunta, ricoperta in oro, nell’atto di essere incoronata da due angeli.

La scelta del legno di cipresso per il soffitto è significativa, poiché questo materiale è noto per la sua resistenza agli agenti esterni e simboleggia la forza della Chiesa che nulla può scalfire. Il soffitto stesso può essere interpretato simbolicamente. I cassettoni rappresentano le sfide e le prove della vita, mentre il fiore stilizzato al centro simboleggia la speranza e la rinascita.

Si narra che durante la costruzione del tetto, gli artigiani abbiano nascosto in uno dei suoi cassettoni un tesoro composto da monete d’oro, gioielli preziosi e altri oggetti di valore. Secondo la leggenda, chiunque riesca a individuare il cassetto segreto e a risolvere l’enigma per aprirlo, potrà goderedi quella ricchezza.

Un’altra particolarità di questa chiesa è il suo campanile con orologio: alto quasi trenta metri è indipendente dal resto dell’edificio. Vi si accede tramite un ponte collocato sopra un arco a tutto sesto, porta dell’antica strada che un tempo conduceva al castello baronale. La sera del 15 dicembre di ogni anno, la tradizione vuole che le campane di questa e di tutte le altre chiese della cittadina siano suonate a mano per quindici minuti per annunciare l’inizio della novena natalizia.

 

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