L'esperienza
Santa Ninfa Museo dell’Emigrazione
Tra il 1894 e il 1924 il fenomeno migratorio investe anche il borgo di Santa Ninfa. Dal piccolo borgo trapanese partono in migliaia per gli Stati Uniti. Dall’800 fino alla prima metà del ‘900, anche in questa parte dell’entroterra della Sicilia occidentale si verifica un grande esodo. Miseria, persecuzioni politiche, in qualche caso desiderio di avventura, spingono un numero consistente della comunità a sfidare l’ignoto, alla ricerca di una vita più dignitosa, lasciando per sempre affetti e legami. Quelle radici però non sono mai state recise, sempre vive e rigogliose nelle famiglie di italo-americani che hanno tramandando le tradizioni culinarie, la devozione religiosa, i valori divenuti modelli di riferimento e il senso della comunità. E proprio la grande influenza del paese d’origine è stata determinante nella nascita delle due “Società Operaie” santaninfesi di New York.
Il Museo dell’Emigrazione, che fa parte della Rete museale e Naturale Belicina, nasce all’interno di un progetto coordinato dalla Rete dei Musei Siciliani dell’Emigrazione per ricordare chi nel passato è stato costretto a partire per terre straniere a causa di ragioni politiche seguite ai moti dei fasci siciliani del 1894, o per il dilagare dell’epidemia di fillossera del 1897. Ospita una mostra permanente sull’emigrazione siciliana con particolare enfasi sull’associazionismo mutualistico e l’impegno sociale a cui si dedicarono larghi strati delle comunità del Belìce. Numerosi gli obiettivi e le attività proposte dal museo a cominciare dall’essere diventato il luogo ideale per la presentazione di libri e saggi sul fenomeno migratorio, del passato e del presente, in sinergia con la vicina biblioteca. Articolate sono anche le attività didattiche e la possibilità di eventuali approfondimenti grazie a una sala multimediale collegata alla Rete. Interessanti anche i percorsi ad hoc sulla ricostruzione del viaggio, dal racconto della partenza alle lettere e foto raccolte con cura. Grande attenzione viene data alla promozione dello studio del fenomeno migratorio nelle scuole, inserito nella programmazione scolastica con l’importante scopo di recuperare il materiale documentario e fotografico altrimenti destinato a perdersi. Il focus delle attività è rappresentato dal cosiddetto turismo di ritorno, in questo 2024 definito turismo delle radici, che prevede la composizione dell’albero genealogico delle famiglie. Importante è poi la valorizzazione della storia delle relazioni che il territorio ha tenuto nel tempo con i diversi paesi di accoglienza da cui nasce la promozione di incontri e scambi culturali sul tema delle migrazioni oggi più che mai di grande attualità.
Telefono: 0924 61563
Orari apertura: Lun-Ven 9-13; 16-18
Visite guidate in italiano e inglese
Durata della visita
60 minuti
Offerta in
italiano
Informazioni/Da sapere
Adatto a Tutti
Non accessibile in sedia a rotelle
Località/Il posto
Indirizzo
Piazza Moro, 91029, Santa Ninfa, TP, Italia
Come arrivare
Si può arrivare in bus o in macchina. Circa 1h 50min per una distanza di 100 km, percorrendo l’A 20 Palermo-Mazara del Vallo.
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Informazioni
Giorni e orari
Lun-Ven 9-13; 16-18