L'esperienza
Un viaggio nel cuore della Sicilia che permette ai viaggiatori delle radici di rivivere luoghi di memoria dell’emigrazione, di storia cinematografica, di arte e artigianato, di tradizione popolare ed enogastronomica.
Biscaquino e Palazzo Adriano – Un’imperdibile passeggiata tra i vicoli degli antichi borghi, tra i luoghi che hanno ispirato la celebre pellicola del regista Giuseppe Tornatore, vincitore del premio Oscar per il suo “Nuovo cinema Paradiso”, racconto struggente della Sicilia di un tempo e atto d’amore per la propria terra. Una proposta che vede coinvolti giovani promotori e comunità locali che vi consentiranno di conoscere le vostre radici passeggiando tra gli oggetti di scena del film e i cimeli del periodo delle riprese, dalla bicicletta su cui Alfredo portava in giro il piccolo Totò alle sedute del Cinema Paradiso: tesori custoditi nel nuovo Museo allestito all’ex Palazzo del Municipio, inaugurato nel 2022. Un itinerario irrinunciabile per turisti e appassionati di cinematografia.
Andare a Burgio vuol dire perdersi tra il suono delle campane dell’ultima fonderia, il profumo intenso delle ceramiche stagnate, i chiaroscuri dei portali in pietra. L’antica Scirtea sicana era nota da tempi antichissimi, come raccontano i ruderi del castello inaccessibile di Acristia, ma di Burgio si inizia a parlare sotto l’emiro arabo Hamud. Nel Trecento finì nelle mani dei Peralta, poi dei Gioeni, poi dei Colonna.
Chiusa Sclafani è un borgo che è un merletto barocco tra conventi, set e atelier.
Un merletto di stucchi, chiese che paiono scrigni preziosi del tutto inattesi. Ma è anche un borgo che custodisce un tesoro prezioso e commovente della memoria dell’emigrazione: l’orfanotrofio femminile, all’interno del monastero della Badia, dove venivano accolte le figlie che le donne non potevano portare con sé prima di emigrare all’estero e che apre eccezionalmente le sue porte per i viaggiatori delle radici. Abiti in organza, cotone e lana, bambole cucite a mano, una giostra, un cavallino a dondolo, tanti pupazzi colorati. Le bimbe, private dagli affetti dei propri cari, venivano affidate alle cure delle suore, che le facevano studiare e impegnare in attività ludiche, in attesa del ritorno dei propri familiari nel periodo estivo quando tornavano per le ferie. Visitare Chiusa Sclafani oggi vuol dire scoprire un borgo autentico, un gioiello scelto anche dagli artisti, come il pittore e incisore palermitano Giovanni Schifani. Imperdibili sono il monastero dei padri Olivetani, anche questo tra i set di “Nuovo Cinema Paradiso”, e la bottega di Giuliano Colletti, alla riscoperta di un antico mestiere. Grazie a questa passione di famiglia, molti antichi organi, nella maggior parte dei casi di grande pregio, oggi possono essere restaurati e tornare a fare sentire la loro “voce”.
Senza dimenticare il gusto: un’azienda d’eccellenza del borgo aprirà le porte per condividere con i visitatori una passione: la trasformazione del latte in formaggi e ricotta. Premiati all’Italian Cheese Awards 2022 di Bologna, i componenti di questa famiglia ogni mattina trasformano il latte del proprio allevamento di ovini. Salvatore e Rosario, addetti all’allevamento e alla mungitura del gregge, conferiscono giornalmente il latte fresco che viene lavorato da Marisa, Giusy e Giuseppe. Una degustazione conclusiva delle prelibatezze appena prodotte si rivelerà una scoperta sorprendente.
In pillole
Itinerario
BISACQUINO
Bisacquino, terra nativa del grande regista cinematografico, naturalizzato statunitense, Frank Capra. Il regista de “La vita è meravigliosa”. Qui, insieme con i giovani del borgo, sarà possibile conoscere la storia straordinaria e gli angoli più suggestivi del borgo con una visita guidata davvero speciale.
Il nostro viaggio partirà proprio da via Frank Capra, dove tutto iniziò prima che il regista intraprendesse il viaggio verso gli Stati Uniti. Strada facendo, si potranno ammirare le locandine dedicate ai suoi film più celebri e anche leggere il suo atto di nascita. La vicenda di Frank Capra è legata all’emigrazione dei tanti siciliani che hanno attraversato l’Oceano, cercando l’America.
La passeggiata raggiunge il suo apice al belvedere, con una bella vista sul circondario. Lungo il percorso, gli scorci più suggestivi di Bisacquino potranno essere ammirati in una serie suggestiva di fotografie. Tappa finale è il Museo Civico, dove si potranno consultare documenti unici e filmati che ripercorrono la carriera di Capra. Il museo è considerato uno dei cinque musei etno-antropologici più importanti della Sicilia. La sua costituzione, risalente alla fine del secolo scorso, è stata resa possibile grazie a numerosi donatori del borgo animati dal desiderio di tramandare le tradizioni di Bisacquino. Si tratta di un allestimento affascinante di oggetti antichi che consentono di ripercorrere il modo di vivere degli antenati e l’organizzazione della loro vita quotidiana. Composto da sedici diversi settori, dall’archeologia alle collezioni di armi e strumenti musicali, dalla fotografia agli attrezzi agricoli, consente di fare un viaggio a ritroso verso le proprie origini.
Indirizzo: Via Frank Capra, Bisacquino (Palermo)
Indirizzo : Museo Civico, via Olmi, Bisacquino (Palermo)
Il tour proseguirà con la visita guidata della Chiesa Madre dedicata a San Giovanni Battista, considerata una delle più belle della Diocesi, un vero scrigno di tesori d’arte, e di Piazza Triona, nata in epoca araba.
La piazza, inizialmente nata senza alcun disegno architettonico preciso, successivamente acquistò una fisionomia e una divisione degli spazi ben definita tra il popolo, il clero e la nobiltà. Al centro della piazza, una bella fontana ha sostituito l’antico abbeveratoio, mantenendo però gli antichi mascheroni rappresentanti le famiglie nobili di Bisacquino.
Indirizzo: Piazza Triona, Bisacquino (Palermo)
Seguirà un pranzo tipico in un agriturismo bisacquinese per riscoprire i sapori di un tempo: protagonisti la “cipolla busacchinara” e l’olio extravergine d’oliva.
PALAZZO ADRIANO
Trasferimento per il vicino paese di Palazzo Adriano, set principale di Nuovo Cinema Paradiso, il film Premio Oscar di Giuseppe Tornatore.
Questo sarà il luogo di un unico storytelling struggente che si dirama a raggiera dalla spettacolare piazza principale dove venne allestito (e poi smontato a fine riprese) il set della cabina di proiezione dove, nel film, lavora Alfredo-Philippe Noiret e dove si nasconde il piccolo Totò per rubare i segreti del mestiere. L’interno del cinema fu invece ricostruito nella chiesa di Maria Santissima del Carmelo. Una passeggiata tra i caratteristici vicoli del borgo dei Sicani sarà come sentirsi a casa, tra volti amici e profumi della tradizione.
A seguire, il tour prevede una cooking class, dove si andrà a lezione di… “mani in pasta” in collaborazione con uno storico panificio del borgo, un modo di ripercorrere con le mani i gesti dei propri avi. E non sarà un pane “normale” quello che si imparerà a preparare, ma il pane votivo di San Giuseppe, una festa importante in tanti comuni siciliani. Il pane, cioè che si prepara il 19 marzo per gli altari allestiti nelle abitazioni private, con le forme più svariate. Una festa che celebra, insieme con il Santo, la natura, il grano, la primavera alle porte.
Quale migliore occasione per imparare a prepararlo, e per conoscere le forme, le decorazioni, il significato. Tra i profumi del panificio sarà un bellissimo viaggio nella tradizione. Alla fine dell’esperienza, si potrà assaggiare il pane accompagnato da prodotti tipici del borgo.
Cena tipica. Pernottamento.
Indirizzo: Via Cittadella 34, Palazzo Adriano (Palermo)
BURGIO
Una passeggiata guidata permetterà di visitare la capitale della ceramica siciliana, a partire dal famoso Museo allestito nell’ex convento dei Padri Riformati fino alle ultime botteghe dove si racconteranno i segreti di quest’artigianato ultrasecolare, attraversando stradine medievali che portano al Castello dei nobili Peralta, arrampicato su un’altura sopra il paese.
Sorprendenti i tesori che saranno raccontati da giovani insider del paese, tra cui la Chiesa Madre con i suoi undici altari, la cinquecentesca San Vito con la statua del santo in marmo scolpita da Antonello Gagini, e la chiesa barocca di San Giuseppe, considerata una piccola Cappella Sistina di Sicilia. Si chiude con il piccolo museo del presepe di Paolo Pendola dove sarà possibile realizzare un manufatto di ceramica.
Pranzo leggero a base di specialità di Burgio.
Indirizzo: Burgio (Palermo)
CHIUSA SCLAFANI
Nel pomeriggio, proseguimento del tour con il trasferimento verso Chiusa Sclafani, dove si potrà visitare l’antico complesso monumentale de La Badia, dove aprirà le porte eccezionalmente l’orfanotrofio dove le donne lasciavano le loro figliolette prima di emigrare all’estero: un commovente viaggio nella memoria, tra lettini, lettere, abitini. E poi l’immenso Monastero dei Padri Olivetani, dove Giuseppe Tornatore girò alcune scene di Nuovo Cinema Paradiso.
Conclusa la visita, sarà il tempo di scoprire un tesoro vivente: Giuliano Colletti, uno dei pochi artigiani in Sicilia che si occupa del restauro degli organi a canne, tant’è che è iscritto all’albo nazionale dei “professionisti restauratori di beni culturali”. Il mestiere dell’organario è poliedrico, visto che per esercitarlo bisogna essere abili falegnami, saldatori, accordatori.
I visitatori potranno apprezzare le diverse fasi del restauro, vedere da vicino com’è fatto un organo a canne e come funziona. Insomma, scoprirne i segreti più intimi e conoscere anche le fasi principali della costruzione dei nuovi organi.
Un interessante viaggio dal sapore antico in un mestiere d’altri tempi.
A conclusione del tour, visita in un’azienda familiare del luogo che, seguendo le antiche tradizioni, produce una ricotta di pecora considerata tra le più buone d’Italia.
La visita in caseificio permetterà al visitatore di conoscere nel dettaglio le fasi di produzione per degustare alla fine del percorso i prodotti che sono nati davanti ai suoi occhi.
Cena tipica, Pernottamento.
Indirizzo: Largo Collegio, 50, Chiusa Sclafani (Palermo)
Indirizzo: C.da Scalonelli, SNC, Chiusa Sclafani (Palermo)
Indirizzo: Via fra’ Innocenzo da Chiusa, Chiusa Sclafani (Palermo)
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