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Ogni anno, nella seconda domenica di luglio, in occasione dei festeggiamenti in suo onore, tra sacro e profano si rinnova l’antico e tradizionale “ballo di San Vito”. Il simulacro del Santo viene portato in spalla a passo di danza per le vie del paese. La banda musicale suona quasi ininterrottamente lungo l’intero tragitto e ogni volta che cessa la musica, il Santo viene fermato.7 La manifestazione si terrà per le vie del paese di Condrò consentendo ai visitatori di poter assistere al tradizionale “BALLO DI SAN VITO” tramandato da generazioni.
Il culto verso il Santo “ragazzino” o “ballerino”, così è infatti chiamato San Vito, è molto sentito nel nostro piccolo paese, ma anche nei paesi limitrofi. I condronesi, infatti, da sempre nutrono una devozione viscerale verso il loro patrono, San Vito martire.
L’evento religioso raggiunge l’apoteosi nella piazza principale del paese, gremita da migliaia di persone.
Qui, infatti, i portatori, tenendo la pesante vara sulle spalle, percorrono i 100 metri che li separano dal rientro in Chiesa senza interruzione, facendo danzare il Santo per più di un’ora sulle note di una danza tipica suonata dalla Banda Musicale facendo tre passi in avanti e due indietro. I portatori, stremati dalla fatica per il peso della vara, ma pieni di felicità per essere riusciti, ancora una volta, in quella che rappresenta per i condronesi la più grande dimostrazione di amore verso il loro Santo Patrono, raggiungono il sagrato della Chiesa “Santissima Maria del Tindari”. Subito dopo segue il “saluto” dei numerosi fedeli, i quali intonano i tradizionali canti in onore del “Santo Ballerino”.
Al rientro in Chiesa vengono distribuiti ai fedeli piccoli acini d’uva nera, una vera primizia, con cui precedentemente era stata addobbata la statua del Santo per invocare un’abbondante vendemmia. Fino a circa cinquant’anni fa, la processione era caratterizzata dalla presenza di due uomini che indossavano costumi color amaranto, impreziositi da ricami dorati. Sulla testa portavano dei cappelli a forma di feluca con una penna laterale ed in mano tenevano una spada. La loro funzione era quella di vigilare durante il corteo. Nel momento in cui la processione si avvicinava alla Chiesa, i due “guerrieri” si sfidavano a duello per poi stringersi alla fine in un lungo abbraccio tra gli applausi della folla. Nell’immaginario popolare, la scena rievocava lo scontro tra i due nobili fratelli Bonfiglio per la contesa del feudo. Durante il duello, ai due contendenti all’improvviso apparve San Vito; essi capirono allora che sarebbe stato davvero folle morire per motivi così futili, cessarono il combattimento e si abbracciarono in segnò di pace.
La devozione popolare, documentata dai numerosi ex voto, si spiega anche con la presenza di una reliquia, il cosiddetto “BRACCIO DI SAN VITO”, reliquia argentea contenente frammenti ossei del Santo che si conserva nella Chiesa Madre.
Giorni
12 Luglio 24
14 Luglio 24
Orario
16:00 - 00:00
Informazioni/Da sapere
Adatto a Tutti
Accessibile in sedia a rotelle
Località/Il posto
Indirizzo
Piazza Umberto I, 98040 Condrò (ME), Italia
Come arrivare
Per raggiungere Condrò in automobile, è necessario uscire allo svincolo autostradale di Milazzo e percorrere la S.S. 113 direzione Messina. Giunti a San Pier Marina, è necessario svoltare a destra ed imboccare la Via Senatore P. Pitrone/SP63 Percorrere la Sp 63 per circa 3,3 Km